Utilizziamo quale supporto tecnico per indagini o perizie le stesse tecnologie informatiche che ci sono usuali nei settori noi più congeniali, come l’ elaborazione digitale di immagini in movimento.
Nel 1994 ,sotto la guida del consulente di parte civile Giancarlo Forte, abbiamo realizzato la prima simulazione virtuale ammessa quale prova a supporto di una perizia tecnica (ricostruzioni forensi) in un’aula di tribunale italiana. (Tribunale Parma 12-12-1994).
Nel 1999, sotto la guida Prof. Fabio Dossi (docente in ottica fisiopatologica), abbiamo realizzato la prima ricostruzione virtuale della capacità visiva di un soggetto affetto da deficit in un’aula giudiziaria (Corte Assise Novara 1999, Corte d’Appello Torino 2001).
Sviluppiamo tecnologie di supporto all’analisi forense (ricostruzioni forensi) volte sostanzialmente a: • migliorare i segnali analogici, audio e video, statici o dinamici • riprodurre in 3D, virtualmente, scene reali • individuare eventuali attività di manomissione o alterazione di supporti digitali
Ogni tipo di immagine registrata (statica o in video) che provenga da apparecchi come sistemi di videosorveglianza, telecamere amatoriali, telefonini, piattaforme web in genere, può essere migliorata al fine di rendere le stesse oggetto di comparazioni o approfondimenti (ricostruzioni forensi)
Il grado di miglioramento è riferibile a una serie di fattori, quali le tecnologie scelte ed il metodo, spesso individuato caso per caso, con cui le immagini vengono trattate.
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Ad esempio, nel caso di perizia svolta per la Corte d’assise d’Appello di Torino (2012) per poter effettuare comparazioni tra immagini apparentemente illeggibili , s’è proceduto ad isolare limitate porzioni delle stesse sequenze che presentassero caratteristiche migliori.
Oppure è possibile riproporre fedelmente episodi da analizzare, filmarli e compararli con i risultati dell’elaborazione digitale delle immagini.
Ogni indagine è un episodio a sé, e va trattato come tale, integrando tra loro l’impiego di software e tecnologie diverse. Altro campo da prendere in considerazione è quello delle ricostruzioni in 3d, o virtuali.
Le ricostruzioni forensi si dividono in SIMULAZIONI o RAPPRESENTAZIONI tridimensionali.
La simulazione parte dalla ricostruzione oggettiva fedele in toto e si spinge fino a mostrare quello che non può essere visto o visualizzato con tecniche tradizionali.
La rappresentazione illustra, per meglio comprendere, un evento
Entrambe le tecniche non risolvono nulla autonomamente, ma illustrano, esplicano, eventualmente aiutano a dimostrare conclusioni di esperti quali
• Avvocati • PM • Investigatori • Medici • Ingegneri – Periti – Tecnici in genere
In entrambi i casi si realizza un modello tridimensionale del luogo interessato in tutto e per tutto corrispondente all’omologo reale. Quindi si procede a costruire, in tre dimensioni, gli oggetti e i soggetti presenti nella scena.
Gli stessi possono essere mossi seguendo, in modo vincolante, le indicazioni ricavabili dal materiale documentale (ricostruzioni forensi) .
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Una volta ottenuto il modello virtuale identico all’omologo reale e una sequenza di eventi che riproducano fedelmente quanto accaduto (o si suppone essere accaduto), è possibile visualizzare la scena da più punti di vista,quali quelli di soggetti coinvolti o da un punto di vista terzo. (ricostruzioni forensi)
Questo metodo risulta particolarmente efficace per attività quali:
- verifica delle testimonianze e-o versione di imputati;
- analisi cinematica di sinistri, stradali, aerei, navali, strutturali;
- analisi di eventi dinamici e cinematici;
- analisi balistica;
- analisi della pratica medica;
- analisi dei difetti di fabbricazione;
- analisi di infortuni.
Una tecnica non esclude l’altra, anzi. Stante il largo uso di sistemi di videosorveglianza, posti sia all’esterno che all’interno, è possibile ricavare elementi utili per ricostruire, realmente e virtualmente, eventi con relative dinamiche nonché aiutare ad identificare soggetti e mezzi coinvolti, sempre in relazione alla qualità e alla qualità dei dati disponibili all’origine.
Oggi dalle immagini videoregistrate da impianti di sicurezza, posizionati sia in ambienti chiusi (banche, poste, supermercati) che all’aperto (parchi pubblici, piazze, strade, ecc.) si possono ricavare dati impiegabili non solo per la ricostruzione dinamica dell’evento, ma anche essere d’aiuto nell’ identificazione dei soggetti o dei mezzi coinvolti.
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