La simulazione al computer arriva nelle aule di tribunale, PC Week n.1, 1995

La simulazione al computer arriva nelle aule di tribunale, PC Week n.1, 1995 | press  | Video Industriali | Filmati Aziendali | Giuseppe Galliano Multimedia Studio |
LA SIMULAZIONE AL COMPUTER ARRIVA NELLE AULE DEL TRIBUNALE

La simulazione al computer arriva nelle aule di tribunale, PC Week n.1, 1995 | press  | Video Industriali | Filmati Aziendali | Giuseppe Galliano Multimedia Studio | “La creativita’ in azione”: cosi’ recitava un richiamo pubblicitario esposto in occasione dell’ ultimo Smau per riassumere le potenzialita’ di 3D Studio, il programma di Autodesk dedicato all’ animazione ed alla modellazione tridimensionale. Un software che consente di creare forme tridimensionali (cioe’ vere!), costituite da materiali fotorealistici (cioe’ veri!) che possono essere animate per generare qualsiasi tipo di filmato.
Con una tale versatilita’ era facile vederlo impiegato nei piu’ disparati settori: dal campo architettonico alla simulazione medicale o meccanica, dagli studi di impatto ambientale alla pubblicita’. Per chiunque, partendo da una forma bidimensionale, cioe’ disegnata come se si agisse su un foglio di carta, diventa relativamente agevole renderla solida, cioe’ dotata di spessore.
A questo punto si definisce di quale materiale l’ oggetto debba essere ricoperto, potendone variare il grado di lucentezza o di rugosita’: oltre ai “prevedibili” legni o marmi si possono ricreare anche fuochi, vapori e superfici ricoperte d’ acqua. In questi ultimi casi il materiale si muove, proprio come accade in natura con fiamme o cascate. Va poi deciso quale sorgente luminosa sia destinata a rendere visibile la nostra scena: si spazia dalla luce solare fino al faro seguipersona usato nei teatri.
La scena viene poi visualizzata dal punto di vista di una telecamera virtuale. In ultimo, dopo aver assegnato i vari movimenti agli oggetti ed alla telecamera, 3D Studio inizia a generare una serie di fotogrammi che, visualizzati in sequenza, costituiranno il filmato.
La semplicita’ d’ uso e’ solo apparente: per ottenere risultati convincenti occorre conoscere a fondo il software, come del resto accade con ogni tipo di programma: nel caso di 3D Studio va detto che con la pratica si scoprono trucchi ed alchimie per ottenere immagini capaci di confondere un attento osservatore, tanto da non poter piu’ distinguere il reale dal sintetico. Come era facilmente prevedibile, 3D Studio ha in Italia trovato vasto impiego nella visualizzazione sia progettuale che pubblicitaria, ma non era stato ancora utilizzato nella ricostruzione di sinistri.
Due settimane fa una simulazione, visualizzata su videocassetta grazie a 3D Studio, e’ stata presentata presso il Tribunale di Parma, come allegato ad una perizia tecnica volta a ricostruire la dinamica di un incidente stradale, diventando il primo caso in Italia, e probabilmente anche in Europa, in cui la simulazione tridimensionale viene impiegata in un’ aula di giustizia.
L ricostruzione virtuale puo’ dunque costituire un efficace strumento di supporto alle tesi ed alle conclusioni esposte nella perizia tecnica, soprattutto quando queste, come nel caso di Parma, tendono a dimostrare tesi diametralmente opposte a quelle risultanti dai rilievi effettuati subito dopo l’ incidente.La simulazione al computer arriva nelle aule di tribunale, PC Week n.1, 1995 | press  | Video Industriali | Filmati Aziendali | Giuseppe Galliano Multimedia Studio |
La videocassetta mostrava infatti come un’ autovettura, a causa dell’ eccessiva velocita’, invadeva la carreggiata opposta, provocando lo scontro frontale.
E’ stato interessante notare come i dati certi, quali i rilievi sull’ asfalto o le fotografie delle carcasse delle autovetture, portassero a reputare come veritiera la successione temporale degli eventi mostrata nella ricostruzione. Quanto alla resa visiva della simulazione, e’ facile farsi un’ idea guardando le immagini riprodotte in questa pagina.
La visione del nastro consente poi di rivivere la dinamica del sinistro come se si fosse li’, presenti. Grazie all’ integrazione con Autocad (uno dei pacchetti di disegno tecnico piu’ conosciuti), sono state riprodotte con assoluta fedelta’ le case, la sede stradale con la sua segnaletica e l’ inserimento della scena nell’ ambiente circostante.
L’ editor di materiali presente in 3D Studio fa si’ che la vernice metallizzata delle vetture prenda quei riflessi giallastri quando queste passano sotto i lampioni stradali, mentre una leggera nebbia ricorda che siamo nella Pianura Padana. Con un’ operazione di morphing (quel procedimento che trasforma un oggetto in un altro) le vetture si deformano in seguito all’ impatto assumendo proprio le sembianze mostrate nelle fotografie scattate dai Carabinieri nei loro rilievi.
La simulazione pone anche in evidenza la dinamica dei fari, abbaglianti su una vettura ed anabbaglianti sull’ altra, facendo notare come un cono di luce abbia illuminato una casa ai margini della strada (circostanza questa confermata da un testimone).
Utilizzando un processo esterno a 3D Studio, detto Ipas (accessori per 3D Studio che ne incrementano le possibilita’, fornendogli nuove funzioni), e’ stato possibile simulare l’ esatta velocita’ e relativa accelerazione delle automobili, prendendo come dato certo i rilievi e le perizie tecniche: posto che il segnale televisivo e’ composto da 25 fotogrammi al secondo, e’ stato detto a 3D Studio di muovere una vettura per un determinato numero di metri in fotogrammi corrispondenti all’ intervallo temporale voluto. Con l’ ausilio di una macchina fotografica e di una telecamera e’ stato poi ricostruito tutto l’ ambiente in cui il sinistro si e’ svolto: e’ stato simulato, con assoluto realismo, perfino l’ intonaco scrostato di una casa …
Grazie a 3D Studio sono state fatte rivivere a giudici ed avvocati le drammatiche sensazioni di quella notte. Sia chiaro, una simulazione non potra’ essere un mezzo di prova a tutti gli effetti, ma che questa sia destinata a diventare uno strumento di sicuro effetto nelle mani di avvocati e periti e’ fuori di dubbio. E’ essenziale pero’ che il modello tridimensionale rispetti le misure e le proporzioni del mondo reale, mentre la dinamica della scena deve essere assoggettata a precise leggi fisiche davanti alle quali non si puo’ barare.

La simulazione al computer arriva nelle aule di tribunale, PC Week n.1, 1995 | press  | Video Industriali | Filmati Aziendali | Giuseppe Galliano Multimedia Studio | L’ esempio di Parma ci ha dimostrato che questo e’ possibile, a patto di avere a disposizione un certo tipo di apparecchiatura. Eh si’, per usare 3D Studio in modo produttivo non basta un normale PC, per intenderci del tipo impiegato per le normali esigenze in ufficio. Serve tanta, ma proprio tanta Ram (si puo’ iniziare con 16 mb …), Hard Disk capaci e veloci (500 mb sono appena sufficienti, se si pensa che una buona immagine in formato televisivo occupa circa 1 mb) ed una veloce scheda grafica. Se poi si desidera riversare tutta la sequenza prodotta su un videoregistratore, l’ impegno diventa ancora piu’ gravoso.
Al proposito esistono due metodi, uno in tempo reale e l’ altro a “passo uno”. Il primo, quello a tempo reale, e’ stato seguito dai nostri amici per la simulazione dell’ incidente. Grazie alla scheda Truevision Targa 2000 i fotogrammi generati da 3D Studio vengono letti e trasferiti dall’ Hard Disk su un videoregistratore, alla risoluzione di 768 x 576 pixel in formato Pal (lo standard televisivo) con il segnale del Super Vhs. Questa scheda non si limita infatti a visualizzare sul monitor del PC il segnale del computer, come tutte le Vga, ma e’ in grado di leggere ben 25 immagini in un secondo convertendole in formato televisivo: e’ insomma un computer dentro al computer che si occupa di restituire su videocassetta il movimento generato da 3D Studio. Il metodo a “passo uno” consente invece di uscire da computer con il segnale “component” (cioe’ rosso, verde, blu e sincronismi) mediante un procedimento del tutto singolare: 3D Studio genera un fotogramma, dopo di che lo invia al videoregistratore, il quale, in quel preciso momento, attiva il processo di registrazione, per poi mettersi in pausa un instante dopo; 3D Studio allora genera il secondo fotogramma e lo invia al videoregistratore, il quale compie la medesima operazione di registrazione: questo per tutti i fotogrammi dell’ animazione (ricordate sempre che in un secondo ci sono 25 fotogrammi …).
E’ evidente che per un risultato di questo tipo occorrono schede e registratori di standard broadcast (cioe’ televisivo-professionale). Solo la scoperta e lo sviluppo di sistemi di compressione dell’ immagine, quali quelli utilizzati dalla Targa 2000, consentiranno un piu’ agevole trasferimento dell’ animazione su nastro e quindi una piu’ larga diffusione della modellazione tridimensionale.


La simulazione al computer arriva nelle aule di tribunale, PC Week n.1, 1995 | press  | Video Industriali | Filmati Aziendali | Giuseppe Galliano Multimedia Studio | UNA RICOSTRUZIONE ELETTRONICA DELL’ INCIDENTE

Dopo la multimedialita’ vista nelle aule di Mani Pulite, anche l’ uso della simulazione grafica computerizzata ha varcato le soglie di un Tribunale. Lo scorso 12 dicembre, infatti, presso la Pretura di Parma, nel Procedimento Penale N. 86/93, Giudice Dott. Gerardo La Guardia, pendente contro Zammarchi Pietro, imputato di omicidio colposo in danno di Belli Marco, e’ stata presentata la ricostruzione virtuale di un incidente stradale. Il 10 gennaio 1993, alle ore 02.30 circa, nelle vicinanze di Parma, presso la localita’ Bogolese, una Mercedes 190 ed una Y10 si scontrarono frontalmente, causando la morte del guidatore di quest’ ultima e il ferimento di altri 3 passeggeri. D’ accordo col Difensore delle Parti Civili, Avv. G. Ludovico Isi, Giancarlo Forte, il consulente tecnico di parte Civile, e Giuseppe Galliano, esperto in simulazione grafica computerizzata, hanno infatti realizzato la visualizzazione sintetica del sinistro, quale allegato alla perizia tecnica di Parte Civile. La videocassetta proiettata in aula mostrava come la Mercedes, per l’ eccessiva velocita’, avesse invaso la carreggiata opposta fino a scontrarsi con la Y10 che sopraggiungeva in senso contrario.